Recensione: Le sfide di apollo L'oracolo nascosto


Buongiorno Bibliofili!
Oggi come avrete letto dal titolo vi porto la recensione de le sfide di Apollo l'oracolo nascosto di Rick Riordan.


TITOLO: Le sfide di Apollo, l'oracolo nascosto
TITOLO ORIGINALE: The trials of Apollo, the hidden oracle
AUTORE: Rick Riordan
EDITORE: Mondadori
PREZZO DI COPERTINA: 18,00
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 giugno 2016
PAGINE: 360
GENERE: Fantasy, mitologia greca
TRAMA: Per un immortale non c'è condanna più crudele che diventare un mortale, eppure Apollo è riuscito a meritarne una ancora peggiore: non solo è precipitato dall'Olimpo a Manhattan in un cassonetto della spazzatura, ma si è ritrovato nelle sembianze di un goffo sedicenne di nome Lester Papadopoulos! Questa è la punizione che attende chi fa infuriare il potente Zeus. Il dio della poesia, della musica e del sole, tuttavia, è più che mai determinato a riconquistare bellezza, fascino e addominali a tartaruga. Così, in compagnia della nuova amica Meg, si avventura per le strade di New York alla ricerca di Percy Jackson, l'unico che può aiutarlo. Percy non sarà molto felice di vederlo, ma lo condurrà al Campo Mezzosangue, dove emergerà un importante indizio: la punizione di Apollo potrebbe essere legata alla scomparsa di alcuni semidei e al misterioso silenzio dell'Oracolo di Delfi, che da tempo è prigioniero del mostro Pitone e non pronuncia più le sue sacre profezie...

IL MIO PARERE:
Parto dal fatto che Rick Riordan è uno dei miei autori preferiti, perché con le precedenti saghe (Percy Jackson e gli dei dell'olimpo e gli Eroi dell'Olimpo) ha saputo emozionarmi, facendomi ridere, piangere, aumentare il battito cardiaco e farmi venire anche una buona dose di ansia. Purtroppo però a questo primo libro della trilogia mi mancava qualcosa, forse un po' i personaggi delle prime serie che fatico a lasciare in disparte perché ormai è come se facessero parte di me, un po' le scene d'azione che ovviamente non mancano nei libri di Rick, ma che questa volta non mi hanno mandato in trepidazione, mi sono piaciute sì ma nulla di più, a parte la lotta finale, quella l'ho adorata e per chi l'avesse già letto può capire il perché. La trama niente da dire è sempre ben articolata come le altre e infatti non vedo l'ora di leggere il prossimo volume per vedere come si svilupperà. Le location in questo capitolo sono un po' ristrette, nel senso che non si andrà in giro per il mondo come nelle altre saghe ma rivedremo solamente New York e il caro campo mezzosangue e non è assolutamente una critica perché per come si svolge questo primo volume non poteva essere diversamente. Parlando dei personaggi ho adorato Apollo, per quanto all'inizio fosse vanitoso, troppo orgoglioso di sé e ingenuo, mi ha fatto morire dalle risate. Inoltre ha subito una crescita enorme durante lo svolgimento della storia, cosa non sempre facile da ritrovare in un primo volume di una serie. Ho adorato anche la piccola Meg dal caratterino volubile e dalla mano ferma che esercitava su Apollo e il fatto che non fosse figlia di uno degli dei principali. In conclusione il libro mi è piaciuto anche se come ho detto in precedenza  mancava quella scintilla che spero ritorni nel secondo volume (dato il finale del primo...) e che mi faccia dare un voto pieno di 5 stelline, perché è quello che si meriterebbe, quindi confido in te Rick.

VOTO: ⭐⭐⭐⭐

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